2014/03/07
Padova, 10/02/2014- Una quattordicenne si suicida lanciandosi
dall'ultimo piano di
un vecchio albergo a
Cittadella, nel padovano. Allarmati da un biglietto che la ragazzina aveva
lasciato alla nonna, i genitori si sono subito recati sul luogo del suicidio,
ma ormai era troppo tardi. Ma cosa può aver spinto una quattordicenne a farla finita così?
Scrive "La Stampa": «
Frasi, parole, insulti pesanti come un macigno digitati con una cattiveria a
cui è difficile trovare un senso». Questo fenomeno, spesso sottovalutato, si
chiama cyberbullismo. Succede quando i social network diventano vere e proprie
‘piazze dell'odio’ in cui i bulli, forti del loro anonimato, sfogano tutta la
loro cattiveria. La vittima di cyberbullismo si sente costantemente
rintracciabile e per verificare eventuali minacce o insulti le è sufficiente
collegarsi a qualsiasi mezzo elettronico utilizzato dal cyberbullo. Gli esiti
di queste molestie senza fine possono essere terribili e ispirare nella vittima
addirittura tendenze suicide. Proprio come è successo a Nadia, che è stata
‘incapace’ di sopportare il peso gravoso di questi insulti. Non è da escludere
che frasi del genere possano in qualche modo aver trasformato le paure e
le insicurezze tipiche dell'adolescenza in certezze. Nadia aveva provato a
cercare sicurezza negli amici su Ask.fm: dai post emergeva il silenzioso grido di
aiuto della ragazza; un grido d'aiuto che nessuno ha ascoltato. Adesso, nel
mirino degli inquirenti, c'è il sito Ask.fm già sotto accusa in Inghilterra, su
richiesta del primo ministro David Cameron, dopo un caso analogo. Le più alte
istituzioni italiane si sono pronunciate sull'argomento, sostenendo la
necessità di un uso più controllato dei social network. Ma come mai bisogna
sempre aspettare tragedie simili per intervenire? L'uso controllato dei mezzi
elettronici dovrebbe essere accompagnato da una campagna di sensibilizzazione
volta a dimostrare ai ragazzi quanto male possano provocare se, in rete, si
trasformano in un branco sadico. Quando si è in rete, infatti, spesso non ci si
rende conto di quello che si può provocare e di conseguenza si scrivono cose
che, probabilmente, non si direbbero mai. Stavolta, però, le istituzioni
sembrano determinate a mantenere le promesse fatte. Infatti, qualche giorno fa,
è stato aperto presso il Policlinico Gemelli di Roma il primo ambulatorio che si
propone di stroncare il fenomeno del cyberbullismo. L’ambulatorio,
nato dalla collaborazione fra l’ospedale e la polizia postale, si occuperà, non
solo delle vittime, ma anche dei bulli. Scopo di questo duplice intervento,
infatti, spiegano gli esperti, è da un lato quello di aiutare le vittime
e dall'altro quello di rendere i bulli consapevoli del danno da loro commesso.
In conclusione, non resta che augurarsi che tale attività contro il
cyberbullismo abbia seguito e che possa essere efficace in modo che casi come
quello di Nadia non si verifichino più.
Flavia Di
Silvestro
Categories: Attualità
Posted on venerdì, marzo 07, 2014 by Unknown
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
News
Qual è il nostro punto di vista?
La domanda ha spinto noi ragazzi del liceo classico "Don Cavina" a realizzare questo blog. Il . di vista è uno spazio culturale per esprimere e condividere esperienze, idee e riflessioni. Gli studenti, giovani apprendisti-giornalisti, misurano le loro 'forze' confrontandosi con l'oggi attraverso un mezzo di comunicazione attuale di grande impatto e risonanza qual è un blog.
Post popolari
-
“Io tra di voi, non più mortale, mi aggiro come dio immortale tra tutti onorato …”. Con questa frase nel poema “Purificazioni” il filosofo ...
-
La storia del nostro paese non è grande solo grazie a uomini, ma anche a donne: un ruolo importante sicuramente l’ha avuto la baronessa G...
Categorie
...nello scaffale di dicembre
Il canto di Natale- C. Dickens (1843)
Il rosso e il nero- Stendhal (1830)
De brevitate vitae- Seneca (49 d.C.)
Il cimitero di Praga- U. Eco (2010)
Se ti abbraccio non aver paura- F. Ervas (2012)
Ragione e Sentimento- J. Austen (1811)
Operette morali- G. Leopardi (1827)
La nausea- Jean-Paul Sartre (1938)
Castelli di Rabbia- A. Baricco (1991)
Le anime morte- N. V. Gogol (1842)
Dialoghi con Leucò- C. Pavese (1947)
Narciso e Boccadoro- H. Hesse (1930)
I fratelli Karamazov- F. Dostoevskij (1879)
La coscienza di Zeno- I. Svevo (1923)
Gli amori difficili- I. Calvino (1958)
0 commenti:
Posta un commento