2014/03/12
“Il mondo giallo” è il primo
libro di Albert Espinosa, uno dei più famosi scrittori e registi spagnoli.
L’autore racconta in questo libro alcuni episodi della sua giovinezza segnata
dalla malattia. Nonostante ciò Albert
“possiede un senso dell’umorismo speciale, proprio come il suo modo di vivere
la vita” e infatti non c’è nulla di doloroso in queste pagine. Con un
linguaggio semplice e lineare, l’autore riesce a introdurre concetti apparentemente
semplici, ma realmente molto complessi. Il libro è diviso in quattro parti: per
cominciare, per continuare, per vivere, per riposare. Inizialmente l’autore
parla del mondo giallo, il suo mondo, un mondo a portata di tutti, “un posto
caldo, dove i baci possono durare dieci minuti, dove gli sconosciuti possono
diventare i tuoi più grandi alleati, dove la paura perde significato, dove la
vita è un bene prezioso”, e questo mondo è fatto di lezioni, in determinati
momenti della vita, che vengono chiamate
“scoperte”; in tutto ventitré, proprio come i gialli che ognuno di noi
possiede. I gialli sono quelle persone che “si collocano tra gli amici e gli
amori. Non è necessario vederli spesso, ma si interagisce con loro attraverso i
gesti d’affetto”.Da questo libro Espinosa ha poi
tratto una fiction spagnola “Pulseras
rojas”, i cui diritti sono stati acquistati dalla Rai e da Palomar, che ne
hanno tratto una fiction di Rai 1, “Braccialetti Rossi”, con la regia di
Giacomo Campiotti. Questa fiction è riuscita a delineare il rapporto che
intercorre tra i gialli: sei ragazzi decidono di formare un gruppo all’interno
di un ospedale, i Braccialetti Rossi, tra loro si instaura un legame che va
oltre l’amicizia, ma che non è amore, un legame giallo, contrassegnato dalla
presenza di un braccialetto rosso al polso di ognuno di loro. Nel gruppo sono
presenti: Leo, il leader, un ragazzo a cui è stata amputata una gamba a causa di
un tumore; un vice-leader, Vale, affetto dallo stesso tumore del primo; la
ragazza, Cris, malata di anoressia; il bello, Davide, ragazzino affetto da una
malattia al cuore; l’imprescindibile (quello che non può mancare mai), Rocco, bambino
in coma; e il furbo, Tony, un ragazzino che ha avuto un incidente con la moto.
Leo corrisponde ad Albert, sia per la sua malattia, sia per il suo carattere
ironico e coraggioso; mentre Vale, pur avendo lo stesso problema non ha
l’esperienza e la voglia di vivere di Leo, ma è un ragazzo dolce e sensibile.
Cris è la ragazza contesa tra i due, un po’ capricciosa e indecisa, ma che alla
fine riuscirà a prendere una decisione. Davide è un ragazzino che vuole
predominare sui suoi coetanei, ma all’interno dell’ospedale si rende conto dei
suoi errori e decide di rimediare. Infine Rocco e Tony, strettamente legati
perché Tony riuscendo a sentire cose che gli altri non sentono, sente anche la
voce di Rocco, nonostante il suo sonno. Il gruppo segue le “scoperte” che
Espinosa rivela nel suo libro: durante la loro permanenza in ospedale perdono
l’amico Davide, ma questo insegna a tutti loro che “le perdite sono positive e
possono diventare delle conquiste. Quando perdi qualcosa, convinciti che non
stai perdendo, ma stai guadagnando una perdita”. Infatti i ragazzi decidono di
dividersi la vita di Davide, ad ognuno toccherà il 20% della sua età, “un patto
indimenticabile, straordinario; comunque fosse andata avremmo continuato a vivere
attraverso gli altri”. Questa persona sarebbe sempre stata dentro di loro e tutti
avrebbero tentato di rendergli giustizia. Alla fine i ragazzi riescono a tornare
a casa, tranne Rocco, appena svegliatosi. Resteranno in ospedale ancora un po’
Leo e Albert. Guardando quel braccialetto rosso, nel cuore di tutti resterà il
ricordo di un’amicizia unica. Una storia commovente ma anche con quel pizzico
di ironia da far emozionare col sorriso sulle labbra.
Miriana Tornatore
Categories: Cinema e Teatro, Libri
Posted on mercoledì, marzo 12, 2014 by Unknown
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Qual è il nostro punto di vista?
La domanda ha spinto noi ragazzi del liceo classico "Don Cavina" a realizzare questo blog. Il . di vista è uno spazio culturale per esprimere e condividere esperienze, idee e riflessioni. Gli studenti, giovani apprendisti-giornalisti, misurano le loro 'forze' confrontandosi con l'oggi attraverso un mezzo di comunicazione attuale di grande impatto e risonanza qual è un blog.
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