Alla scoperta di uno dei più apprezzati borghi medievali

Se si dovesse consigliare il nostro viaggiatore su tour nella Sicilia orientale sarebbe un vero peccato non puntare l’obiettivo su Castiglione di Sicilia, un centro etneo che dista circa 60 km da Catania. Non sono soltanto gli scenari suggestivi a caratterizzare il paese ma soprattutto la bellezza storica, artistica e culturale. Se facessimo un salto indietro nel tempo dovremmo andare al 403 a.C. allorquando i Greci avevano già apprezzato il punto nevralgico del luogo per poi passare ai Romani e agli Arabi. Notevole importanza ebbe nel Medioevo quando, sotto i Normanni, divenne città regia. Inoltre, nello stesso torno di tempo, su di uno sperone roccioso, fu edificato un castello tuttora visitabile e ben conservato. Con la successiva dominazione Aragonese, Castiglione divenne feudo di Ruggero di Lauria, un grande ammiraglio, il quale nella “Guerra del Vespro” ospitò e fece prigioniero nel suo castello il figlio di Carlo d’Angiò , Carlo II d’Angiò detto il “Ciotto”, principe di Salerno. Tutte le vicende fortunose di questo breve excursus non solo mettono in evidenza il valore storico del paese nel tempo ma anche danno al nostro viaggiatore un’idea di come si presenta Castiglione ai giorni d’oggi ,prendendo in considerazione i “ricordi” unici che la storia ci ha lasciato: il suddetto Castello , fortezza e palazzo del signore che sorge arcigno nella parte alta del paese insieme al Castelluzzo, la piccola Torre del “Cannizzu” e tantissimi altri monumenti unici in Sicilia.Dal punto di vista urbanistico il paese era cinto da mura perimetrali di difesa solcate dalle varie porte di cui la sola toponomastica ci conserva il lontano ricordo:Porta Regia , Porta Pagana. Visitare Castiglione di Sicilia dunque non significa soltanto arricchire la propria cultura, ma soprattutto vuol dire respirare nelle strette viuzze un’aria che tuttora profuma di passato.

Sara Anfuso