Liceo Classico "Don Cavina" Randazzo

2014/02/25

Roma, 21 febbraio. Presentato in Quirinale il toto-nomi. Dopo due ore e mezzo di colloquio con il Presidente della Repubblica, Renzi scioglie la riserva: sedici ministri per un team giovane e omogeneo. Ma per Stefania Giannini, neo reggente del Ministero dell’Istruzione, il lavoro pareva essere iniziato ancor prima della sua nomina alla guida del delicato dicastero. In una lettera indirizzata lo scorso venerdì al Presidente del Consiglio, infatti, la Conferenza dei rettori universitari italiani segnala quattro urgenze non «rinviabili»: un piano straordinario per i giovani migliori, la reale garanzia del diritto allo studio, una più solida alleanza fra atenei e imprese e la tanto sospirata semplificazione amministrativa. Negli ultimi cinque anni, come sottolinea il Crui, sono stati ben 10.000 i ricercatori a rimanere fuori dalle università per il continuo blocco del turnover. E non c’è da meravigliarsi se i nostri cervelli, di fronte alla fredda indifferenza delle istituzioni italiane, preferiscano migrare verso paesi che riservino loro una più calda accoglienza. Ancor più grave risulta poi la sospensione latente di cui pare essere vittima l’articolo 34 della Costituzione. Affermano i rettori «Un giovane su quattro non può studiare all’università per censo, anche se ne ha il diritto» . Ma anche i restanti “tre fortunati” non sono esenti dalle spiacevoli conseguenze di un sistema che oramai fa acqua da tutte le parti: così, chi vorrebbe e meriterebbe spesso non può accedere ai livelli più alti dell’istruzione e chi, d’altra parte, vi destina impegno e risorse trova sprangate le porte del “magico” mondo del lavoro, configuratosi in un universo parallelo (forse raggiungibile attraverso l’“infinito” buco nero della crisi?) agli occhi dei giovani italiani. Per questo, ammonisce la missiva, «servono politiche che attraverso azioni di defiscalizzazione incentivino un rapporto più stretto fra Università e imprese» in quanto «il Paese non cresce se non si rafforza l’alleanza tra formazione e mondo del lavoro». Infine il Crui rivendica la necessità di sconfiggere quel «delirio normativo senza logica», nemico di ogni libertà di movimento e progettualità degli atenei. Fra le altre, dunque, anche queste quattro le priorità che la neonata compagine governativa è chiamata ad affrontare. «Si è perso troppo tempo» dichiara infatti la lettera nella sua parte conclusiva. E l’augurio è che siano proprio i tempi e il resto della futile combriccola di sprechi, spese, lusinghe e ipocrisie a subire una drastica ondata di tagli. Nella speranza che la scossa che oggi muove il Parlamento non si trasmuti in maremoto…

Corina Lanza
                                                                                                                   


Posted on martedì, febbraio 25, 2014 by Unknown

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Il Carnevale, la festa tanto attesa da bambini e ragazzi, ha avuto inizio in molte città d’Italia lo scorso 15 Febbraio 2014. A Viareggio è stato sparato il triplice colpo di cannone: Burlamacco ha già preso possesso della sua città, che per un mese diventerà “una fabbrica di divertimento”, tra sfilate, spettacoli, feste notturne ed eventi sportivi mondiali. La cerimonia d’apertura in piazza Mazzini ha avuto come tematica  lo scorrere delle stagioni; d'altronde il Carnevale comincia quando l’Inverno sta per lasciare il suo posto alla Primavera. I colossali carri di cartapesta oltre alla satira politica e alla crisi economica hanno come temi la magia, il mito di Atlantide, i sogni della gente, l’omaggio a John Lennon e a Freddy Mercury. È atteso il carnevale rinascimentale a Ferrara, dove, sabato 1 Marzo 2014 con una magnifica sfilata in abiti cinquecenteschi sarà ricordato l’arrivo in città di Lucrezia Borgia nel Febbraio del 1502. Ma il sogno è a Venezia. Il Carnevale veneziano, quest’anno incentrato sul fiabesco e sulla natura fantastica si è aperto con una straordinaria “zombie walk”. Il corteo di morti viventi ha attraversato barcollando le calli e i ponti della città. Dalla festa dell’acqua al volo dell’angelo, nella città si terranno nelle prossime settimane sfilate giornaliere in costume, concerti e rappresentazioni teatrali.Ma sicuramente l’evento artistico più esclusivo che unirà star, attori e celebrità da tutto il mondo sarà “Il Ballo del Doge” che si svolgerà sabato 1 marzo 2014 a Palazzo Pisani Moretta. Il tema prescelto per la sua XXI edizione è “because dreaming is an Art”. L’ambiente sarà diviso in tre piani, dedicati rispettivamente al desiderio, al mondo onirico e al gotico. La partecipazione ha come dress code il costume d’epoca, per una magica serata che, tra danze e performance artistiche, è più un sogno che una realtà. E per noi? Naturalmente è `d’obbligo` andare ad Acireale, dove ogni anno si svolge il più bel carnevale di Sicilia.

Guidotto Michela

Posted on martedì, febbraio 25, 2014 by Unknown

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2014/02/20

Scoperto l’antidoto contro le rivalità: il McDonald’s-

9 Febbraio 2014. Gli americani vogliono la rivincita sui vietnamiti! A distanza di alcuni decenni tornano in campo con una nuova arma e, questa volta, vincente: gli hamburger del McDonald’s.  L’azienda statunitense, con franchising in tutto il mondo, fa colpo anche sugli abitanti dell’attuale Ho Chi Minh City (ex Saigon) che, dimentichi delle antiche ostilità accolgono calorosamente gli ex-nemici.  La città, infatti , nel corso degli anni ’50 era stata scenario di violenti conflitti che videro come protagonisti il Vietnam del Nord e il Vietnam del Sud. I primi, comunisti, intendevano conquistare e diffondere le loro ideologie nel Meridione che, “fragile e impaurito”, ha patuto per fortuna contare sull’aiuto dei tanto temuti Stati Uniti.  Ma i nord-vietnamiti non persero le speranze e, con l’arrivo dei rinforzi, URSS e Cina, ottennero la vittoria sugli invincibili americani, costretti a tornare in patria a testa bassa. Oggi, dopo aver testato sandwich e hot-dog nei vari Paesi del Pianeta, gli Usa, certi dell’irresistibile gusto dei loro prodotti, inaugurano il McDonald’s a Ho Chi Minh. E i vietnamiti abboccano: file chilometriche di ragazzi non vedono l’ora di assaporare le specialità dei vecchi avversari. La clientela che intende accattivare l’impresa a stelle e strisce è, infatti, la giovane classe media di un Paese in via di sviluppo che, a quanto pare, intende confrontarsi con altri paesi già avanzati come gli Stati Uniti.  A destare stupore è stato l’affidamento in gestione del marchio al vietnamita Henry Nguyen, genero del premier Nguyen Tan Dug, fuggito negli States insieme alla famiglia quando i vietcong ottennero il potere a Saigon. Avendo un debole per gli hamburger non ha potuto rinunciare alla proposta e, adesso, il fast-food è nelle sue mani. Ce la farà o darà forse un duro colpo agli americani? La gente è ottimista e spera che il logo dell’azienda, divenuto ormai simbolo di pace, possa tenere testa alle precedenti ostilità. 

Giulia Triscari

Posted on giovedì, febbraio 20, 2014 by Unknown

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Dopo la grande eruzione laterale del 1610, che interessò il versante sud-ovest del vulcano, l’Etna entra in un breve periodo di riposo che durerà circa quattro anni. Il 2 luglio 1614 una frattura eruttiva si apre sull'alto versante nord dell’Etna nell'attuale territorio di Randazzo, ad una quota di circa 2500 metri. Le notizie riguardo questa importante eruzione sono veramente scarse. Giuseppe Recupero nella sua Storia generale e naturale dell’Etna, pubblicata nel 1815, riporta le uniche due memorie manoscritte contemporanee all'eruzione giunte sino ad oggi. La prima, quella del sig.Ribizzi, offre poche notizie limitandosi solo a indicare il giorno d’inizio, il luogo e la durata dell’eruzione. L’altra memoria, scritta dal sig. Francesco Oliveri poco dopo la fine dell’eruzione, contiene molte notizie in più. Le colate laviche produssero ingenti danni alle vigne della contrada Pirao e distrusse gran parte della faggeta che caratterizzava l’alto versante del vulcano. L’importanza di questa eruzione è data soprattutto dalla lunga durata e dal volume di lava emessa che ammonta a circa 1km. Nel punto d’emissione lavica si originarono due grandi hormitos, strutture vulcaniche di piccole dimensioni che si formano lungo le fessure eruttive, chiamati successivamente come Due Pizzi, Gemelli o Fratelli Pii. L’eruzione del 1614-1624 è una delle sette eruzioni laterali che caratterizzarono l’Etna nel diciassettesimo secolo tra le quali quella del 1669 che circondò le mura medievali della città di Catania e che giunse fino al mare.

Guglielmo Manitta

Posted on giovedì, febbraio 20, 2014 by Unknown

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Alla scoperta di uno dei più apprezzati borghi medievali

Se si dovesse consigliare il nostro viaggiatore su tour nella Sicilia orientale sarebbe un vero peccato non puntare l’obiettivo su Castiglione di Sicilia, un centro etneo che dista circa 60 km da Catania. Non sono soltanto gli scenari suggestivi a caratterizzare il paese ma soprattutto la bellezza storica, artistica e culturale. Se facessimo un salto indietro nel tempo dovremmo andare al 403 a.C. allorquando i Greci avevano già apprezzato il punto nevralgico del luogo per poi passare ai Romani e agli Arabi. Notevole importanza ebbe nel Medioevo quando, sotto i Normanni, divenne città regia. Inoltre, nello stesso torno di tempo, su di uno sperone roccioso, fu edificato un castello tuttora visitabile e ben conservato. Con la successiva dominazione Aragonese, Castiglione divenne feudo di Ruggero di Lauria, un grande ammiraglio, il quale nella “Guerra del Vespro” ospitò e fece prigioniero nel suo castello il figlio di Carlo d’Angiò , Carlo II d’Angiò detto il “Ciotto”, principe di Salerno. Tutte le vicende fortunose di questo breve excursus non solo mettono in evidenza il valore storico del paese nel tempo ma anche danno al nostro viaggiatore un’idea di come si presenta Castiglione ai giorni d’oggi ,prendendo in considerazione i “ricordi” unici che la storia ci ha lasciato: il suddetto Castello , fortezza e palazzo del signore che sorge arcigno nella parte alta del paese insieme al Castelluzzo, la piccola Torre del “Cannizzu” e tantissimi altri monumenti unici in Sicilia.Dal punto di vista urbanistico il paese era cinto da mura perimetrali di difesa solcate dalle varie porte di cui la sola toponomastica ci conserva il lontano ricordo:Porta Regia , Porta Pagana. Visitare Castiglione di Sicilia dunque non significa soltanto arricchire la propria cultura, ma soprattutto vuol dire respirare nelle strette viuzze un’aria che tuttora profuma di passato.

Sara Anfuso

Posted on giovedì, febbraio 20, 2014 by Unknown

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2014/02/17

...È questa l’eclatante dichiarazione della scrittrice britannica J.K. Rowling, l’autrice della saga Harry Potter. 

Harry Potter, la saga tanto amata  dai ragazzi, non finisce qui. No, non si tratta di un altro libro o di un’altra saga (anche se i fan ne sarebbero felici!), ma di una clamorosa dichiarazione rilasciata dalla nostra J.K. Rowling in un’intervista a Wonderland Magazine, di cui il Sunday Times ha pubblicato alcune anticipazioni. «Ho scritto della relazione Hermione/Ron un po’ per esaudire un desiderio, come se fosse un auspicio di realizzazione», dice, «ed è rimasta così per ragioni che nulla hanno a che vedere con la letteratura e molto più sul rimanere fedele alla trama come l’ho immaginata la prima volta. Così Hermione si è messa con Ron». Subito la notizia si divulga su internet e il fandom si precipita a discuterne su pagine o blog: molti sono d’accordo con le parole dell’autrice, altri invece ritengono che finire la saga con la coppia Hermione/Harry sarebbe stato troppo scontato. Ma l’autrice, che nel periodo trascorso dalla pubblicazione dell’ultimo libro della saga ha riflettuto parecchio sulla scelta del finale (nonostante abbia sempre sostenuto di avere già immaginato tutti e sette i libri prima di cominciare a scriverli), si è chiesta se un personaggio insicuro e spesso comico come Ron Weasley avrebbe potuto rendere felice l’intelligente Hermione. Effettivamente il pel di carota è molto differente dal personaggio di Harry o da uno come Victor Krum, il bello, forte e coraggioso ragazzo che in Harry Potter e il calice di fuoco si invaghisce di “una delle più intelligenti streghe di tutti i tempi” (ma non vogliamo fare spoiler per chi non conoscesse la storia e volesse scoprirla). La donna più ricca d’Inghilterra continua e conclude: «Lo so, sono desolata. Posso comprendere la rabbia che tutto questo può causare agli appassionati, ma io voglio essere assolutamente onesta». Cara J.K. Rowling, non preoccuparti: i fan continueranno ad amarti e ad amare la saga e, personalmente, ho atteso fin troppo la coppia Hermione/Ron e non posso immaginare un finale diverso!


Mannino Giulia

Posted on lunedì, febbraio 17, 2014 by Unknown

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Kiev, 21 Novembre 2013. In Ucraina iniziano le rivolte popolari.
La popolazione ucraina non accetta la decisione del primo ministro di annullare “l'accordo di associazione” che avvicinava lo stato all’Ue. Le manifestazioni popolari non si fermano, la situazione economico-finanziaria dell’Ucraina arriva a un passo dalla bancarotta e il popolo ottiene le dimissioni del primo ministro Mykola Azarov .Motivo dell'esplosione della rabbia popolare è stato il progressivo consolidamento dei rapporti economici e politici con la Russia di Vladimir Putin. Del resto, basta ripercorrere brevemente le tappe della storia di questa nazione per notare il forte legame che l'Ucraina ha con la Russia sin dalla fine della Seconda Guerra Mondiale. Durante gli anni della guerra fredda, infatti, l'Ucraina faceva parte dell'URSS e ne era considerata “il granaio”; solo nel 1990 raggiunse l'indipendenza e, un anno dopo, venne proclamata la repubblica, fatto mai totalmente accettato dalla Russia. Al giorno d'oggi, nonostante siano passati 20 anni, il primo ministro continua a sentire l'influenza pressante della Russia tanto da essere considerato lui stesso un “fantoccio” in balia di Putin. Bisogna inoltre aggiungere che l'Ucraina deve alla Russia ingenti somme di denaro e ciò costituisce uno dei motivi vincolanti la libertà decisionale del paese. Se inizialmente però il fine dei manifestanti erano le dimissioni del premier, adesso la popolazione preme per un avvicinamento sempre maggiore all'UE. Il governo è accusato di gestire gli affari dello stato in modo dispotico, ai limiti della democrazia e in un sempre crescente abuso di potere. D'altro canto, l'avvicinamento dell'Ucraina all'Unione Europea genererebbe non pochi problemi. Il governo russo, da cui l'Ucraina dipende per la fornitura di gas, minaccia di privare il paese del metano nel caso di un avvicinamento all'Europa Unita. Neanche queste ragioni però sembrano fermare le ribellioni. Attualmente, la situazione già grave del paese, sembra peggiorare di giorno in giorno e potrebbe assumere i caratteri di una vera e propria guerra civile se i ribelli dovessero dotarsi di armi. Negli ultimi giorni le ribellioni, inizialmente circoscritte alla piazza Maidan di Kiev, si sono diffuse a macchia d'olio in numerose città della parte occidentale del paese dove i manifestanti premono per le dimissioni dei governi regionali filorussi. La divisione del paese fra la parte centro-occidentale e quella sud-orientale, già esistente da tempo per ragioni storiche e identitarie, sta diventando sempre più concreta. Inoltre questa “spaccatura” interna rende particolarmente difficile il compito del governo ucraino che dovrà essere capace di conciliare le due fazioni portando i cambiamenti auspicati dai manifestanti. Le manifestazioni che ancora oggi assalgono l'Ucraina sono il frutto di tensioni covate per lungo tempo, pronte a dilagare alla prima occasione. “Siamo qui per dare un futuro migliore ai nostri figli” affermano i 60000 manifestanti in piazza Maidan, ed è proprio la speranza in un avvenire migliore che li spinge a non desistere. A noi non resta che sperare che il governo ucraino sappia risolvere pacificamente il conflitto concretizzando i cambiamenti tanto desiderati dal popolo.

Flavia Di Silvestro

Posted on lunedì, febbraio 17, 2014 by Unknown

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2014/02/14

Los Angeles, 1990. Giuseppe Tornatore festeggia la vittoria del Golden Globe con “Nuovo Cinema Paradiso”. Ventiquattro anni dopo è Paolo Sorrentino a conferire prestigio all'Italia nel mondo. Il suo film “ La grande bellezza” si aggiudica l'ambita statuetta per il miglior film straniero, battendo il favorito “ Il passato” dell'iraniano Ashgar Farhadi. Due le componenti cinematografiche che hanno incantato la Hollywood Foreign Press Association  (la giuria composta da novanta giornalisti) : l'evoluzione del protagonista e le virtù paesaggistiche di Roma. La vicenda gravita intorno a  Jep Gambardella, l'affermato giornalista che si muove tra le spire della mondanità nella città eterna, scissa tra incontaminata antichità e modernità corrotta.Scrittore in crisi creativa, squarcerà il velo di maya che cela l'insensatezza di quella vita sociale.“ Io non volevo solo partecipare alle feste, volevo avere il potere di farle fallire” dichiara Jep. Non  è una Roma da cartolina,  l'indiscussa protagonista del film. La capitale è inquadrata in momenti insoliti, quando i turisti non la molestano con fotografie. Più che positiva l'accoglienza ricevuta dalle maggiori testate straniere.
Variety, la bibbia dell'intrattenimento d'oltreoceano, scrive: “ La grande bellezza è un ricco banchetto cinematografico che omaggia Roma in tutta la sua bellezza e superficialità”. È una serata che il regista partenopeo, alla sua prima candidatura, difficilmente dimenticherà. Il ringraziamento iniziale va alla famiglia, ma il secondo è rivolto alla sua terra. Commosso per il riconoscimento ottenuto, impugnando il Golden Globe Sorrentino grida “ All'Italia, questo paese strano e bellissimo”.
Raggiunta la prima tappa, riuscirà il film a tagliare il traguardo degli Oscar?
Al 2 marzo l'arduo verdetto.

Gabriella Ruffino
Cristiana Salerno
Miriam Bonanno
Rebecca Scarpignato
Adriana Tempesta
Monica Calì


Posted on venerdì, febbraio 14, 2014 by Unknown

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2014/02/13

Il 27 gennaio, in occasione della “Giornata della Memoria”, i ragazzi del Liceo Classico “Don Cavina”, guidati dalla prof.ssa Francesca Saieva, si sono riuniti in un momento di riflessione per sottolineare il valore del ricordo attraverso la storia.
Un collage di letture e scene cinematografiche sulle note (riprodotte da due alunni) de “La Vita è Bella”, “Buongiorno Principessa” e “Schindler's list”, ha avuto inizio con un passo tratto da “Se questo è un uomo” di Primo Levi.

«Perchè? Qui non c'è nessun perchè!». Un perché al quale, a distanza di quasi un secolo, non si è riusciti a dare una risposta. Perché una risposta non c'è. Il male «può invadere tutto e devastare il mondo intero precisamente perché si propaga come un fungo... » scrive Hannah Arendt ne “La banalità del male”. Da queste e altre pagine, tra le opere più significative, inerenti alla tematica della memoria storica, una profonda trama di suggestioni è stata tessuta dagli studenti attraverso forme di metalinguaggio. Dalla toccante esecuzione al piano di Adrian Brody (nei panni del maestro Szpilman nel film “Il pianista”) al solidale abbraccio dei sopravvissuti con Schindler, il dramma dell’uomo rivive nelle parole di T. S. Eliot, J. Lussu, A. Frank, P. Celan, W. Benjamin, K. Jaspers, E. Wiesel, A. Camus, facendo vibrare le corde dell’animo di tutti i presenti.L’odio immotivato annienta vittime e carnefici, travolgendoli in un’unica grande tragedia. Così la storia annovera persecuzioni, genocidi e violenza senza fine. Basti pensare alla strage degli Armeni, alle atrocità dei gulag, ai massacri delle foibe sino alle recenti e ripugnanti intimidazioni nei confronti della comunità ebraica romana che dimostrano quanto il male serpeggi inarrestabile nella mente umana. Ma se il male è dalle molteplici forme, Auschwitz mostra la sua unicità: la distruzione dell’uomo in quanto tale, la cancellazione della nuda vita. Così, secondo la lettura di A. Neher, l’orrore dei campi di concentramento si lega alla “prova” del popolo ebraico. È nell’ ’azab, quale “simultaneità dell’abbandonare e del raccogliere”, e nell’ ‘aqedâ, la prova, che si consuma la vita dei discendenti di Davide, perseguitati sin dalla notte dei tempi. E la storia e i suoi silenzi si fanno memoria. Ma, «Quando sarà che l’uomo potrà imparare a vivere senza ammazzare e il vento si poserà?»: le parole di Guccini continuano a risuonare nel cuore di ciascuno.

Chiara Iraci
Corina Lanza
Valentina Sgroi
Federica Spartà
Giulia Triscari

Posted on giovedì, febbraio 13, 2014 by Unknown

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2014/02/06

“Io tra di voi, non più mortale, mi aggiro come dio immortale tra tutti onorato …”. Con questa frase nel poema “Purificazioni” il filosofo agrigentino Empedocle si rivolge ai suoi cittadini mettendo in evidenza la sua opinione sull’essere immortale. Secondo una celebre leggenda, Empedocle, spinto dalla voglia di confermare questa opinione di sé, si recò sull’Etna e, giunto nei pressi del cratere del vulcano, decise di gettarsi li dentro, facendo credere con la sua morte di essere stato accettato tra gli dei. Come ci riferisce lo storico greco Diogene Laerzio, il cratere dell’Etna durante un’esplosione rigettò uno dei suoi sandali dimostrando la falsità delle parole di Empedocle. Una seconda leggenda narra che nel luogo dove fu ritrovato uno dei suoi sandali venne costruito un monumento in onore del filosofo. In realtà sull’alto versante sud dell’Etna, ad una quota di 2900 metri circa, fino al diciannovesimo secolo erano visibili, alla base del cono avventizio di Monte Frumento Supino, dei ruderi ai quali era stato attribuito il nome di “Torre del Filosofo”. Nessun dato certo attestava la vera funzionalità d’edificio. Da questa incertezza molti ipotizzarono che i ruderi, denominati Torre del Filosofo, costituissero il rifugio costruito da Empedocle durante l’ascesa del vulcano o, secondo altri, la costruzione è da attribuire alla visita sull’Etna dell’imperatore  romano Adriano.
Nel 1804 Mario Gemmellaro, grande studioso dell’Etna, condusse degli scavi presso la Torre del Filosofo, a pochi metri dal suo rifugio costruito lo stesso anno denominato “Gratissima”, riportando alla luce alcuni frammenti di iscrizioni in marmo, frammenti di piombo e di rame e mattoni di piccole e grandi dimensioni. Dopo questi scavi Mario Gemmellaro affermò che i resti della Torre del Filosofo fossero di epoca romana e pose un’iscrizione con l’autore e l’anno degli scavi. I ruderi della Torre del Filosofo furono ricoperti dalle colate laviche emesse durante l’eruzione dell’Etna del 1971.
La leggenda sulla morte di Empedocle porterà il poeta inglese Matthew Arnold a comporre un poema dal titolo “Empedocles on Etna” che verrà pubblicato nel 1852.  Basandosi principalmente sulla leggenda, Arnold ritrae nella propria opera un Empedocle che, considerandosi ormai inutile intellettualmente e politicamente, decide di suicidarsi gettandosi nel cratere dell’Etna. Due suoi amici intervengono per convincerlo a non compiere il gesto, ma nonostante ciò Empedocle ugualmente si getta nella voragine.
Nel 2006 viene scoperto un vulcano sottomarino a 40 km a largo di Capo Bianco in Sicilia venendo battezzato Empedocle dal nome del filosofo agrigentino.



 
I ruderi della Torre del Filosofo e la sommità dell’Etna in: Saint-Non, Voyage pittoresque ou description des royaumes de Naples et del Sicilie, volume quarto, Parigi, 1785.


Guglielmo Manitta


Posted on giovedì, febbraio 06, 2014 by Unknown

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2014/02/05

“Il ritratto di Dorian Gray” è un romanzo di Oscar Wilde uscito per la prima volta nel Luglio del 1890 sul Lippincott's Monthly Magazine. L'anno succesivo l'autore, dopo averlo revisionato e modificato per esigenze commerciali, decide di far pubblicare in volume il romanzo. La storia si svolge nella Londra vittoriana del XIX secolo pervasa da una mentalità tipicamente borghese. Il giovane pittore Basilio Hallward si trova, insieme a Lord Enrico Wotton, nel suo studio intento a completare il ritratto di Dorian Gray, un giovane di straordinaria avvenenza conosciuto ad una festa. Da allora infatti il pittore si sente profondamente influenzato, quasi dominato, dalla personalità di quel ragazzo subito diventato uno dei suoi più cari amici. Quando Dorian si reca nello studio di Basilio, affinché questi possa ultimare il quadro, incontra  il cinico e carismatico Lord Enrico. Egli con le sue idee sul valore inestimabile della bellezza e con il suo edonismo spinge il ragazzo a desiderare che il fascino della giovinezza non lo abbandoni mai, ma che sia piuttosto il quadro a portare per lui i segni del tempo e del peccato. Da quel momento Dorian, in compagnia di Lord Enrico, si dedica a un'incessante ricerca di nuovi piaceri e sensazioni forti. Intreccerà anche una relazione con una promettente attrice di teatro che morirà poi suicida a causa della crudeltà del giovane.
Dopo questo tragico evento Dorian, notando un mutamento nel ritratto, si accorge che il suo desiderio si è avverato: dal quel giorno il dipinto sarebbe stato lo specchio della sua anima, mentre nessun segno del peccato avrebbe mai deturpato il candore della giovinezza sul suo volto. La morbosa ricerca del piacere continua instancabilmente, l'animo di Dorian è ormai pregno di una malvagità tale da fargli uccidere Basilio Hallward reo di aver dipinto il quadro diventato segno della sua corruzione morale. Dopo questo ultimo terribile delitto, Dorian  si rende conto di non poter più sopportare che la sua anima sia così ripugnante, decide di accoltellare il dipinto ma inspiegabilmente è lui, ormai vecchio e deforme, a cadere morto mentre il quadro torna a mostrare il giovane volto di Dorian Gray.
Oscar Wilde con questo suo romanzo intende criticare la società altoborghese a lui contemporanea ritenendola vuota e superficiale, basata su una contemplazione della bellezza fine a se stessa e pertanto incompleta poiché priva di ogni analisi interiore.
All'espozione della critica è funzionale la contrapposizione tra Lord Enrico e il pittore Basilio  identificabili rispettivamente con la tentazione e la coscienza. Il primo infatti con la sua straordinaria e spregiudicata abilità oratoria riuscirà a corrompere l'animo puro del giovane Dorian, l'altro spinto dall'amore per lui cercherà inutilmente di riportarlo sulla retta via ma verrà ucciso proprio come il protagonista , metaforicamente, con la sua coscienza.
Inoltre è da evidenziare come Oscar Wilde nel descrivere la mutazione del dipinto si concentri non tanto sullo sfiorire della bellezza, che può comunque perdurare nella vecchiaia, quanto sulla perdita della purezza del giovane. In conclusione l'autore attraverso questo romanzo ci invita a curare l'anima insieme al corpo. Dorian infatti cerca di colmare il suo vuoto interiore con il lusso eccessivo e le sensazioni forti, ma queste riescono a soddisfarlo soltanto per un fugace istante perché sono destinate a finire e lasciarlo nuovamente solo con se stesso. Così noi, nella nostra vita dobbiamo dedicarci alla ricerca di valori veri, indelebili perché solo questi saranno in grado di dare un senso alla nostra esistenza.

Flavia Di Silvestro

Posted on mercoledì, febbraio 05, 2014 by Unknown

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Giorno 7 gennaio 2014 le classi III e IV N.O. del Liceo Classico e la classe III del Liceo Linguistico del I.I.S.S “E. Medi”di Randazzo, si sono recate al Teatro Metropolitan di Catania per assistere allo spettacolo teatrale “The picture of Dorian Gray”, tratto dall’omonimo romanzo di Oscar Wilde.
La rappresentazione è stata messa in scena dalla compagnia inglese “Palketto Stage” che offre spettacoli in lingua per il pubblico italiano. Il regista John O’Connor si ispira, per quanto riguarda i costumi, agli anni ’20. La vicenda è infatti ambientata a Londra durante l’epoca vittoriana.
L’atmosfera è cupa e la musica è prevalentemente Jazz, genere musicale predominante in quell’epoca. Presenti anche brani scelti appositamente per conferire pathos ai momenti clou, come per esempio la celeberrima aria “Un bel dì vedremo” tratto dall’opera “Madama Butterfly” di Giacomo Puccini. Per quanto riguarda la scenografia essa è molto semplice per facilitare i repentini cambi di scena, evidenziati da intermezzi musicali.
Gli attori, molto bravi e professionali, riescono, nonostante la loro giovane età, a regalare al pubblico ore di grande spettacolo.
                                                                                                                   
 Rita Calabrò
Alice Romano
                                             

Posted on mercoledì, febbraio 05, 2014 by Unknown

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