2014/06/05
«Sono venuto da un Paese lontano ma
sempre vicino alla fede comune. Non so se saprò bene esprimermi nella vostra
-nella nostra!- lingua italiana, ma se mi sbaglio mi corigerete». Sono le
parole che segnano l’inizio del pontificato di Giovanni Paolo II, eletto il 16
ottobre 1978. Parole indimenticate che rivelano già fiducia e sicurezza,
ingredienti indispensabili per intraprendere un meraviglioso cammino di fede.
Nato a Wadowice , cittadina della Polonia sud-occidentale, il 18 maggio 1920, figlio
di un militare e una casalinga, cresce in ambiente pregno di valori tradizionali,
patriottici e religiosi, in un Paese, schiacciato tra la Germania e la galassia
sovietica, destinato ad essere travolto dal vortice della seconda guerra
mondiale. Nominato cardinale nel 1967, diventa Vescovo di Roma undici anni più
tardi, dopo il fugace splendore di Papa Luciani , Pontefice per appena 33
giorni e morto in circostanze mai del tutto chiarite. Giovane ed energico, si
presenta così alla folla di Piazza San Pietro. Il suo carisma è subito evidente
e la simpatia dei fedeli è assicurata. Interlocutori privilegiati sono i
giovani, per i quali Wojtyla ‘inventa’ la Giornata Mondiale
della Gioventù. Ma la sua popolarità non sempre si traduce in una manifestazione
d’affetto: ne è prova l’attentato di cui è vittima nel 1981, dal quale si
salverà miracolosamente per intercessione della Santa Madre, alla quale è tanto
devoto. Oltre a un’intensa attività pastorale, a caratterizzare il suo
pontificato sono le diverse passioni sportive e i frequenti viaggi in giro per
il mondo che fanno di lui il «globetrotter di Dio». Passioni, tuttavia, che
dovranno fare i conti con le malattie che lo accompagneranno negli ultimi anni
di vita: un calvario che dagli anni Novanta si protrae sino al 2005 quando, il
2 aprile, ritorna alla Casa del Padre. Una piazza gremita di gente, proveniente
da ogni parte del mondo, si fa “piccola” per porgere l’ultimo saluto al suo
Pastore, mentre il vento sfoglia le pagine del Vangelo appoggiato sulla sua
umile bara e nell’aria riecheggiano incontrastati i numerosi « Santo subito!».
Dovranno passare, in realtà, nove anni perché il Papa polacco venga innalzato
alla gloria degli altari, il 27 aprile 2014, insieme a Giovanni XXIII, il “Papa
buono”. E la storia si ripete: stessa piazza, stesse emozioni come 36 anni fa.
Le telecamere fanno capolino tra migliaia di pellegrini giunti nella Capitale per
onorare l’uomo divenuto Santo che, sin dall’inizio, si è rivolto al mondo
intero gridando: «Non abbiate paura! Aprite, anzi, spalancate le porte a
Cristo! Egli sa cosa è dentro l’uomo. Solo lui lo sa!».
Valentina Sgroi
Posted on giovedì, giugno 05, 2014 by Unknown
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Qual è il nostro punto di vista?
La domanda ha spinto noi ragazzi del liceo classico "Don Cavina" a realizzare questo blog. Il . di vista è uno spazio culturale per esprimere e condividere esperienze, idee e riflessioni. Gli studenti, giovani apprendisti-giornalisti, misurano le loro 'forze' confrontandosi con l'oggi attraverso un mezzo di comunicazione attuale di grande impatto e risonanza qual è un blog.
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